Rifugio SEV
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Description
Nella zona di Pianezzo, a fianco dei Corni di Canzo, è situato il rifugio della Società Escursionisti Valmadreresi, una grande costruzione a due piani.
Il rifugio è APERTO:
tutti i fine settimana dalle 15.00 del sabato fino alle 17.00 della domenica
tutti i festivi infrasettimanali
tutti i mercoledì da marzo a ottobre
tutti i giorni nel mese di agosto
Giorni di CHIUSURA: 1 novembre - 8 dicembre – 25 dicembre
Accès
Valmadrera – Rifugio SEV per la bocchetta di Sambrosera
Caratteristiche: itinerario classico, su comodo sentiero, quasi completamente nel bosco.
Difficoltà: agevole
Tempo totale: ore 2
Dislivello: 935m.
Segnaletica: segnavia in vernice, a bandiera, colore giallo, bianco e rosso (n.7)
Da Valmadrera si sale alla frazione Belvedere e da qui alla cappelletta della VARS e alla fontana di Sambrosera (716m).
Dalla fontana di Sambrosera si continua a salire fino all'evidente strapiombo roccioso detto “Tecc di Port”, caratterizzato da una caverna naturale che può offrire riparo in caso di cattivo tempo.
Si piega allora a destra, si rimonta una valletta dominata dalla parete del Corno Orientale di Canzo e si giunge, dopo aver attraversato una colata di detriti tra cespugli sempre più radi, alla bocchetta Val Puma in località Moregge (1110m).
Dalla bocchetta la possibilità di proseguire verso il Monte Moregallo in circa ore 1 oppure terminare l'itinerario all'alpe di Pianezzo sul sentiero n.7 oppure sul nuovo sentiero del 60° SEV.
Valmadrera – Rifugio SEV per la bocchetta di Luera
Caratteristiche: comodo sentiero, per lo più nel bosco, lungo la Val Gatton. A metà percorso (acqua del Fò) possibilità di raccordo con altri itinerari.
Difficoltà: agevole
Tempo totale: ore 2.15
Dislivello: 935m.
Segnaletica: segnavia in vernice, a bandiera, colore giallo, bianco e rosso (n.7 fino al bivio di Sambrosera, n.2 fino all'acqua del Fò, n.4 all'alpe di Pianezzo)
Da Valmadrera si sale alla frazione Belvedere e da qui alla cappelletta della VARS; si prende allora in sentiero che risale con comode svolte la boscosa Val Boa lasciando a destra il muro di cinta del parco Gavazzi. Giunti ad un bivio, si lascia a destra in sentiero n.6 per il Monte Moregallo e si continua fino alla fontana di Sambrosera. Incrociato in sentiero che da SanTomaso sale al Sasso Preguda (n.5) si continua a sinistra (n.2) attraverso un bosco assai rigoglioso fino al Corno Rat (906m.).
Da qui si percorre la Val Gatton tra faggi e castagni, in leggera salita, portandosi all'Acqua del Fò, una sorgente all'ombra di un'imponente faggio secolare con fontanino SEV.
Dal fontanino si sale a destra (n.4) con ripidi zig-zag fino alla bocchetta di Luera (1221m.) aperta tra il Corno Centrale e il Corno Orientale di Canzo.
Si scende allora su cumuli detriti, si costeggiano i pilastri e la strapiombante parete Fasana terminando l'itinerario all'alpe di Pianezzo e al Rifugio SEV.
Fonti di Gajum - Rifugio SEV per la Colletta dei Corni
Sentiero 5: Fonti di Gajum - 1° Alpe - Rif. SEV
Caratteristiche: carrareccia e sentiero nel bosco
Difficoltà: normale
Tempo totale: 2.00 ore
Dislivello: 740 m
Segnaletica: segnavia a bandiera, in vernice, colore rosso e bianco, n. 1 e n. 5
Interesse: è l'itinerario più diretto da Canzo per raggiungere i Corni
Dalle Fonti di Gajum (485 m.) tralasciata a strada per l'Eremo di San Miro, si risale la carrareccia di sinistra fino alla 1° Alpe (725 m.; 0.30 ore; fontana). Si continua su strada che procede ora più stretta, in direzione della 3° Alpe ma, subito dopo l'attraversamento di un piccolo ruscello, la si abbandona per prendere a sinistra un sentiero (n. 5) che risale un costone e il fondo di un valloncello boscoso. Dopo un buon tratto di salita si riesce alla colletta dei Corni (877 m.; 0.45 ore), all'estremità pianeggiante del crestone occidentale dei Corni di Canzo.
Si prosegue a destra, sul versante settentrionale del gruppo e attraversati boschi e radure (panorama sul ramo di Lecco del Lario e sulla Valbrona) si riesce sul pianoro erboso di Pianezzo incontrando, a sinistra, la carrareccia proveniente dall'Alpe di Oneda. A Pianezzo sorge il rifugio SEV (1.225 m)
Da Oneda (Valbrona)
A piedi e in MTB
Dislivello: 506 m
Durata: 1.30h
Difficoltà: E
Il percorso che vi descriviamo parte dall'Alpe Oneda, una piccola frazione sopra il comune di Valbrona.
Per raggiungerla bisogna arrivare sino a Valbrona, da Canzo o da Onno è indifferente,una volta raggiunta troveremo la piccola chiesetta di S.Rocco,dove dovremo svoltare e proseguire lungo la strada in via Ziniga, per chi proviene da Canzo la strada parte appena dopo il distributore dell' IP e dei campi sportivi di Valbrona.
Seguiremo sempre questa strada asfaltata passando un area ecologica,un primo cancello sempre aperto sino ad arrivare all'Alpe Oneda dove delle transenne o un sbarra ci impediranno di proseguire,in questo punto parcheggeremo le nostre vetture nei posti che riusciremo a trovare.
Il percorso che parte proprio da questo punto sale sempre lungo la strada asfaltata che con pendenze abbastanza elevate e con una serie di tornanti ci fa guadagnare in poco tempo molti metri in altezza.
A circa 3/4 del percorso l'asflato termina ed inizia una stretta e molto ripida strada cementata attrversando un bosco di faggi e castagni, le pendenze sono molto elevate tuttavia la strada cementata ci aiuta in qualche modo a salire meglio. Lungo il percorso troveremo alcune cascine dove non dovremo seguire i vari cartelli e proseguire senza interruzzioni su questa strada.
Quando sulla nostra destra troveremo un cartello con le indicazioni per Gajum e la terza alpe,vorrà dire che ormai il più è stato fatto,infatti il percorso spiana notevolmente e al rifugio mancheranno solo un centinaio di metri.
- Itinerario adatto alla MTB.
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Randonnée / Trail
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Imprimé le 3 juillet 2025 15:56