Punta Albigna : Via Steiger
Fusionner des documents
Attention, les photos associées ne seront pas supprimées et deviendront orphelines.
Si vous souhaitez juste modifier le titre ou les documents associés (ex : déplacer une sortie vers un autre itinéraire), il suffit de modifier le document.
Si ce document est un doublon comportant des photos, demandez @Modo_Topo_FR de fusionner les doublons pour déplacer les photos sur le document conservé.
Points de passage
Livres
Articles
Rapports incidents/accidents
Delle tre vie che risalgono l'avancorpo Ovest della punta Albigna, la Steiger è quella dal maggior sviluppo e con il singolo passo più difficile. In generale non si può comunque dire che si tratti di una via particolarmente impegnativa, tuttavia la chiodatura in genere piuttosto distante (comunque a spit) implica esperienza alpinistica ed eventualmente capacità di piazzare ulteriori protezioni.
E' molto consigliabile completare la via proseguendo lungo lo spigolo Ovest della punta Albigna raggiungendone la vetta; questa soluzione impone però di velocizzare notevolmente la progressione in quanto il dislivello totale diventa di circa 600 metri, con sviluppo ancor superiore (circa una ventina di tiri di corda).
Description
Attacco:
Dall'arrivo della funivia (apertura dal 1 giugno al 30 settembre, dalle ore 7.00 alle ore 16.30, biglietto A/R 12€) seguire l'ampia strada cementata che conduce sul bordo dell'imponente diga, traversarla ed imboccare il sentiero sull'opposto versante della valle che sale in moderata pendenza in direzione della ben visibile capanna Albigna.
Dopo circa 45' di cammino si raggiunge il rifugio, da dove diventa ben visibile tutto il versante Nord-Ovest della punta Albigna. Aggirando a destra (sud) il dosso su cui sorge la capanna, si individua una traccia di sentiero che scende verso il torrente che sgorga dal ghiacciaio del Cantone (segnavia bianco-blu e vari ometti di pietra). Si percorre per un breve tratto una vecchia condotta forzata orizzontale, poi si scende direttamente sul fondo della valle e si traversa il torrente nel punto migliore.
Per ghiaioni o neve residua si punta direttamente alla base della punta Albigna, dove si devono individuare due caratteristici speroni: sul primo sperone che si raggiunge attaccano le vie Meuli e Tempi Moderni, mentre sul secondo attacca la Steger. Quest'ultima inizia nel punto più basso dello sperone, ma il primo tiro, poco interessante (3b), può essere aggirato facilmente a destra attaccando in corrispondenza di una placca appoggiata (sosta di partenza con due spit).
Via:
(il primo tiro, evitabile, è omesso)
1° TIRO:
Salire la bella placca, poi più facilmente per erba e roccette alla comoda sosta (50 m, 4a).
2° TIRO:
Direttamente lungo il filo dello spigolo, stretto ma poco ripido (40 m, 3b).
3° TIRO:
Ancora facilmente salire per placchette verso sinistra raggiungendo la base di un pilastrino, a destra di un marcato e profondo canalone (50 m, 4b e 3b).
4° TIRO:
Vincere il pilastrino salendo da sinistra verso destra (35 m, 4c).
5° TIRO:
Rimontare diritti una facile placconata a fessure: lasciando sulla destra un'elevazione secondaria, sostare presso il colletto immediatamente a monte dell'elevazione stessa (40 m, 3b).
6° TIRO:
Salire indifferentemente l'uno o l'altro dei due canali che si originano poco oltre il colletto e sostare alla base del pilastro successivo (40 m, 4b).
7° TIRO:
Sfruttando alcune fessure verticali salire il pilastrino con divertente arrampicata. Al suo termine traversare leggermente a destra ed imboccare un diedro che permette di raggiungere la sosta presso una comoda cengia (45 m, 5b).
8° TIRO:
Facilmente raggiungere verso destra la base di uno strapiombetto che si supera direttamente. Proseguire con passi più delicati lungo il muro successivo con fessurina superficiale ed uscire su placca adagiata. Salire la placca verso sinistra e sostare al suo termine (50 m, 5c).
9° TIRO:
Aggirare a sinistra il filo dello spigolo ed entrare in un diedro esposto ma ben appigliato. In alto il diedro si perde in una placca fessurata che riconduce sullo spigolo (35 m, 5b).
10° TIRO:
Proseguire facilmente lungo la placca successiva sino alla base di un diedro inclinato verso destra (35 m, 3b).
11° TIRO:
Salire il diedro e, al suo termine, sbucare sul filo di cresta. Seguire la cresta verso sinistra e sostare poco prima di un tratto più affilato (50 m, 5a).
12° TIRO:
Percorrere la cresta, molto affilata ma pianeggiante, sino al suo termine presso un canale di detriti (40 m, 4b).
Salire il canale di detriti (o neve ad inizio stagione) raggiungendo una forcella che permette di accedere nel catino di neve e ghiaia alla base della cuspide terminale della punta dell'Albigna.
Discesa:
Se non si intende proseguire la salita lungo la cresta Ovest della cuspide, scendere in direzione Nord nel canale di neve e detriti sino al suo termine. Per placchette a volte delicate, traversare a destra ed aggirare verso Nord lo sperone che limita il lato destro del canale.
Si sbuca così presso la morena deposta dal ghiacciaio del Cantone. Seguendo alcuni ometti la si discende raggiungendo il torrente sul fondo della conca, lo si traversa e si raggiunge l'inizio della vecchia condotta forzata già incrociata durante l'avvicinamento alla parete. Percorrendola in direzione del lago dell'Albigna si aggira il dosso del rifugio senza raggiungerlo ed andando ad incrociare direttamente il sentiero che sale dalla diga.
Remarques
Periodo migliore: Da giugno a settembre.
Matériel
2 mezze corde da 60 metri, 8 rinvii, alcuni friends medio-piccoli, alcuni dadi
Itinéraires associés




Commentaires
Ce contenu est sous licence Creative Commons BY-SA 3.0
Les images associées à cette page sont disponibles sous la licence spécifiée sur le document d'origine de chaque image.
Imprimé le 17 juin 2025 17:54