Cristallina in traversata: dalla Capanna Basodino a Piano di Peccia in Valle Maggia
Dimanche 24 janvier 2010


Météo
sereno e freddo. Velature da W a cominciare dalle 13 in ispessimento, come da previsioni.
Conditions
Ottime anche se sui lati S a volte si trova crosta da rigelo con sottostante strato farinoso, faticosa da battere. In discesa ventata da 2500 a 2100m, crosta da portante a fragile secondo le zone, crosta da rigelo sui versanti S. Sotto i 2000 ha preso poco sole: farina. Innevamento insufficiente per arrivare a Gheiba lungo la traccia del sentiero, meglio usare la galleria (è pure illuminata con temporizzatore, tasto di richiamo a metà) che poi la strada che scende dal Poncione di Braga è perfettamente gattata (grazie)
Lieu / altitude / orientation | Neige meuble | Epaisseur totale | Commentaire |
---|---|---|---|
Robiei/1856/S/16.30 | 30 | 160? | ventata nelle zone esposte |
lago sfundau/2350/S/11.00 | 30 | 150? | |
corte della Bolla/S1700/SE/15.00 | 40 | 120 |
Durée
9.00 rifugio >> 14.00 vetta >> 15.30 Corte della Bolla >> 17.00 auto (Piano di Peccia)
Commentaires sur l'accès routier / transports en commun
vedi la gita del sabato. Auto perfettamente leccata dalle vacche scozzesi al rientro
Commentaires sur le refuge
vedi la gita del sabato. La Capanna Cristallina era aperta con gestore ma non ci siamo passati vista l'ora.
Commentaires personnels
Sveglia alle 7.20 in una camerata a 5°C ma la dormita è stata perfetta e il piumone ha funzionato a dovere (comunque ho tenuto il cappello in testa tutta la notte). Colazione (grazie a klaus che ha portato burro e marmellata) e riempimento thermos, quindi partenza, con le due ragazze svizzere ed il toyboy che hanno atteso tatticamente che cominciassimo noi a tracciare. Fino al Lago Bianco normale amministrazione con un paio di placche ventate un po' ripide sulla strada. Poi Luca ha tracciato il breve ma ripido e ostico pendio per arrivare alla partenza della funivia del lago Cavagnoö. Dopo qualche tentennamento decidiamo di passare sulla sinistra ed arriviamo a 2400m con il dubbio se passare dal lago oppure dai pendii della Cima di Lago: sono già le 11 passate e Klaus ha male ai piedi (imparasse ad allacciarsi le scarpette...). Il pendio della Cima di Lago è ripido ed è al sole già da un paio d'ore, optiamo per la traccia a lato del lago Sfundau. Perdiamo 150 metri di quota (il lago è più basso della quota indicata su mappa perché è in inverno) qindi ci ricongiungiamo con la traccia che sale al Cristallina dalla capanna omonima. In meno di 1h siamo in cima, alle 14.00.
Da notare che sotto la cima hanno messo una grossa scatola per sardine: un inutile ricovero per 2, forse 4 persone: come deturpare un'altra cima. Poi a cosa serve se a 500m in linea d'aria c'è un rifugio perfettamente attrezzato e sempre aperto?
Dalla cima scendiamo sul lato Naret con bella farina (primi metri un po' ripidi, sui 40°) ma da 2300 in giù son dolori: neve ventata con placche a volte portanti a volte cedevoli: faticoso sciare così. Per fortuna l'itinerario è abbastanza intuitivo fino a Corialmett dove ci sono due possibilità. La discesa fino alla Corte della Bolla è piacevole, ma poi occorre ancora battere traccia nella neve farinosa (copiosa) su stradine in piano o falsopiano: perdiamo più tempo del previsto e solo alle 16.20 siamo all'imbocco della galleria.
Sci sullo zaino e ramponi ai piedi per il ghiaccio ci apprestiamo a percorrere la strada nella galleria. Sarà quasi un chilometro, per fortuna è illuminata. Mi preoccupo per le punte arrotondate dei miei vecchi ramponi, dato che nella prima parte di galleria non c'è ghiaccio si cammina agevolmente. Ma poi comincia la parte ghiacciata: le colonne di ghiaccio segnalano l'infiltrazione d'acqua... come da manuale scivolo, sbattacchio e rompo una colonna di ghiaccio: niente di grave ma che botta! Rimetto i ramponi e finalmente esco alla luce. Sono quasi le 17, facciamo a bomba l'ultimo tratto di strada fino a Gheiba dove trovo l'auto piena delle leccate delle mucche.
Ma la giornata non è ancora finita: complice il freddo, lascio le luci accese durante l'operazione di smontaggio delle catene e, inevitabilmente, la batteria mi muore. Per fortuna lungo la strada arriva una sgangherata uno bianca con all'interno un baldanzoso 80enne locale, in pochi minuti recupera dei cavi e ci rimette in pista... Birra a Cevio earrivo a Milano a notte.
I ragazzi si sono ben comportati: Luca mi ha dato il cambio a battere traccia, Astrid e Umberto hanno fatto un po' di traccia (la prima con dislivello, il secondo solo lineare :-) ), Klaus è rimasto indietro a curarsi i piedi devastati dalle vesciche. Nel complesso giornata piena e tutti soddisfatti.
Per una ripetizione della traversata:
* giorno 1 - poncione-di-braga-in-traversata-da-piano-di-peccia-alla-capanna-basodino
* giorno 2 - traversata del Cristallina dalla capanna Basodino a Piano di Peccia
consiglio di scegliere o una stagione con neve primaverile, ma data l'esposizione sfavorevole è difficile trovare buone condizioni in discesa a meno di pernottare alla capanna Cristallina, oppure di utilizzare i mezzi pubblici, ad esempio lasciando l'auto a Bellinzona è possibile arrivare con bus postale fino a piano di Peccia, quindi si può decidere di scendere sia nuovamente al Piano sia di preferire una delle tante discese sulla val Bedretto che hanno esposizione e pendenze più favorevoli. Dalla Val Bedretto con autopostale fino alla stazione FFS di Airolo, quindi, comodamente, Bellinzona.
foto di Klaus su Flickr
foto mie su Flickr
le foto di Luca su Picasa
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Imprimé le 13 août 2025 05:20