Monte Rosa Parete Est

buongiorno,
sto facendo una tesi di laurea sulla Parete Est del Monte Rosa (evoluzione delle pareti alpine di alta montagna e conseguenze sull’approccio alpinistico) e cerco informazioni e dati riguardo la parete, le vie e le salite.
sarei estremamente grata a chi potesse rispondere ad alcune domande:

  • da quanto tempo conosci/frequenti l’alta Valle Anzasca e la Parete Est del Monte Rosa?
  • quali vie Hai salito ? quando?
  • hai mai notato cambiamenti nella parete? nel tracciato delle vie? nel periodo più favorevole? nella difficoltà? nella pericolosità?
  • hai notato differenze tra le indicazioni riportate sulle guide e la realtà presente della parete?
  • quali fattori sono stati o sono significativi nella decisione di affrontare (o non affrontare) la parete?

notizie, curiosità e aneddoti sono più che graditi.

grazie
Maria

Posted as guest by ceccogol:

Ciao Maria
il caso e il fatto che quando leggo parete est del Rosa non riesco a trattenere la curiosità…
…mi portano a rispondere alle tue domande, premettendo che non ho l’ambizione di considerarmi un alpinista (specie per i livelli di difficoltà che si incontrano sulle vie classiche/e non della Est — per me basta chiamarla così per distinguerla dal resto di tutte le altre elevazioni della crosta terrestre!

  1. da quanto tempo conosci/frequenti l’alta Valle Anzasca e la Parete Est del Monte Rosa?
    La mia prima al cospetto della Est risale al luglio 1979: avevo 1anno e 7 mesi e la mia presenza lì è coincisa con il disastro del lago delle Locce…
    …segni del destino? Dispongo di un discreto archivio fotografico dell’evento: sono scatti di poca qualità che la mia avventurosa madre scattò dal ponte sull’Anza che mette in comunicazione Borca con Fornarelli.
    Per tutta la mia infanzia ho trascorso le vacanze a Macugnagna innamorandomene per sempre…

  2. quali vie Hai salito ? quando?
    A dir la verità le mie « imprese » più grandi sono le scialpinistiche al Pizzo Bianco e alla Grober. Per il resto mi fermo all’escursionismo e al Bivacco MArinelli raggiunto una bella mattina di ottobre di 2 anni fa. Sicuramente inezie, ma quest’ultima salita è a mio parere il modo migliore per capire i cambiamenti della Est negli ultimi 30 anni. Davvero incredibili: dal lago Effimero allo sventramento del ghiacciaio del Nordend, dalla scomparsa del lago delle Locce per come era sempre esistito alla traversata dei Camosci (che ho tentato nel 2006 ritrovandomi senza traccia e senza ghiacciaio sotto i piedi laddove era previsto ci fosse), dalla morena del Belvedere che ho visto salire e scendere di spessore e lunghezza più volte.
    Ho delle foto del maggio 2002 che sembrano scattate di fronte alla seraccata del Kumbu…

  3. hai mai notato cambiamenti nella parete? nel tracciato delle vie? nel periodo più favorevole? nella difficoltà? nella pericolosità?
    vedi sopra. La chiusura (possiamo tranquillamente chiamarla così) del rifugio Sella rappresenta un altro segno inequivocabile di quello che è il cambiamento in atto. Pensare che avevo 10 anni quando mi ci hanno portato e che mi sono fermato a mangiare un panino con la carne Simmenthal fuori dall’ingresso incurante dei primi sassi che rotolavano e fischiavano giù dalla parete infrangendosi sul tetto… oggi, ho letto, la copertura è ridotta aun colabrodo sgangherato. Che roba!!!

  4. hai notato differenze tra le indicazioni riportate sulle guide e la realtà presente della parete?
    Non posso dire molto anzi quasi niente, salvo ritornare col pensiero al piccolo nevaio sotto il Marinelli che, 2 anni fa, ho trovato vuoto e più simile a una pietraia del deserto di Atacama…

  5. quali fattori sono stati o sono significativi nella decisione di affrontare (o non affrontare) la parete?
    Purtroppo per me devo dire il mio scarso coraggio e il fatto innegabile che negli ultimi 15 anni (quelli della mia maturità e indipendenza sulle montagne) i pericoli oggettivi si sono fatti più oggettivi che mai. Passare un pomeriggio estivo nel paradiso della Pedriola oggigiorno ricorda una notte a Londra nel 1942 o a Baghdad nel 1991…

Dai Maria, forza con la tua tesi (che qualche alpinista vero che ti da le info giusto lo trovi di sicuro)…
…e grazie per questo volo su Macugnaga che le tue domande mi hanno permesso di fare in questi 5 minuti :rolleyes:
CECCO

PS domattina ciaspole al Simplon per non perdere la gamba :cool:

Ciao Maria
Personalmente non ho mai salito la est del Rosa, anche se, a dire il vero, è un sacco di tempo che vorrei farlo (ho 27 anni, quindi non è tutto questo gran tempo che ci penso in realtà :slight_smile: ).
L’esperienza che ho su quella parete deriva in tutto e per tutto dall’aver sfogliato qualche libro; eccetto una volta durante la discesa dalla Dufour, quando mi fermai al Colle del Papa a guardare ‹ in giù ›. Wow.
Mio papà e mio zio l’hanno fatta un paio di volte, ma più che dire « bella salita » non hanno fatto.
Per quanto riguarda l’aspetto geologico, le montagne si alzano e piano piano si abbassano. Per tutta una serie di eventi tettonici noi abbiamo la fortuna di vedere la est del Rosa così come ci appare, un immenso colosso di roccia e ghiaccio che domina Macugnaga. Probabilmente quando la est del Rosa sarà vecchia l’uomo non ci sarà nemmeno più, da tempo.
Non vorrei fare una gaffe ma chissà quante te ne ha raccontate tuo padre…
Magari ti sei già laureata da mesi, in ogni caso non ti sono stato di molto aiuto però ho voluto risponderti lo stesso, in qualche modo.
Ps: mi pare che durante il periodo delle superiori ci conoscessimo!
Fabrizio :slight_smile: